Ordine alfabetico: Abbagli


Poche cose mi affascinano quanto il caso - un preciso e involontario ordine di eventi che può generare incroci assurdi, paradossi, legami apparenti. Diciamo spesso che la Natura è crudele, come se potesse effettivamente osservare il suo operato e goderne: e invece appunto possiamo goderne solo noi, del tragico come del comico, altra categoria che il puro Creato non può contemplare. 

Le lingue, che abbiamo invece creato noi nei secoli, sembrerebbero invece rispondere a leggi diverse, a una qualche volontà, a uno spirito consapevole che le attraversa e le forgia. Eppure anche le parole, accoppiate o sezionate, possono risultare crudeli o comiche. L'ordine alfabetico - che è anche il nome di questo piccolo progetto di scrittura - è appunto un ordine tutto sommato casuale e l'ho scelto come limite severo per scrivere piccoli componimenti, che insieme andranno a creare un unico grande corpus per così dire poetico - e fedele appunto dall'inizio alla fine all'ordine alfabetico. Le parole sono così legate insieme dal caso e dalla mia volontà di dargli un senso senza però metterlo in disordine - per cercare di capire cosa succede alla scrittura se decidiamo di toglierle una parte dell'apparente libertà a cui siamo abituati. 

Sarà diviso in piccole sezioni da dieci componimenti ciascuno. Questa prima va da ab- ad al- e si intitola (in)evitabilmente 


ABBAGLI


I.

Abbattono
abbazie,
abbracciano
abeti.

II.

Abracadabra abrogati.

III.

Accaniti, 
accarezzano
accattoni

IV.

Accontèntati:
accòppiati. 

V.

Accumulo accuse.

VI.

Adàttati
addèntrati
addestrami:
addio.

VII.

Adoni
adottano
adrenalina,
adulando
adultèri.

VIII.

Affari
affaticano
affetti.

IX.

Agiati 
agnostici
agognano
agricoltura.

X.

Algebre
aliene
alimentano
allarmi.

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